Mercoledì 18 Marzo, gli studenti del liceo Da Vinci, hanno aderito alla piattaforma dello spezzone autorganizzato lanciato dalla Rete dei Collettivi che avrebbe partecipato allo sciopero ideato dai lavoratori della GILDA insegnanti e della CGIL scuola. La decisione di inserirsi come Collettivo Autonomo nello spezzone autorganizzato e di scrivere con la rete una piattaforma diversa da quella ufficiale è stata dettata da alcune motivazioni che non potevano che metterci in contrapposizione con il sindacato confederale. La prima è quella che ribadiamo da sempre nelle nostre lotte: l’autonomia del movimento, l’indipendenza da partiti e sindacati(che possano mettere il cappello alla protesta)e la volontà di non mescolarsi a chi fa politica in modo non orizzontale e con un’impostazione (chi più chi meno) verticistica. La seconda è il modo con cui la CGIL si è posta, da ottobre a questa parte, sulla questione privatizzazione e riforma Gelmini, addirittura accettando l’esistenza di scuole private e criticando solo le mosse del governo che le favoriscono (tagli alle scuole pubbliche, strada aperta alla tramutazione in fondazioni). E’chiaro che questi non possono essere i nostri contenuti e che la critica e la lotta alle logiche di privatizzazione della cultura e di gestione imprenditoriale delle risorse umane devono essere più che mai radicali e non permissive.
Permissive come quelle di un compromesso Epifani, che abbiamo sentito vantarsi di aver governato la lotta e di non averla fatta “degenerare” come in Grecia o in Francia (già la dichiarazione secondo noi è grave, ma anche considerando che potrebbe aver detto la verità marchiamo ancora più delineatamente la differenza abissale tra il Collettivo Autonomo e la CGIL).
Gli studenti del liceo Da Vinci partono dalla scuola verso le 8.30. La partecipazione studentesca è buona e anche al di sopra delle aspettative. A scioperare sono anche numerosi insegnanti. Dirigendosi verso la fermata della linea 22, il mini-corteo di una trentina di persone, omaggia i fascisti della Lega Nord, al governo insieme a Berlusconi e promotori di leggi razziste e xenofobe (non ultima quella sulle classi separate per studenti italiani e stranieri), di uova rosse sulla facciata della loro sede, per dimostrare che il movimento studentesco non potrà mai assoggettarsi alle loro logiche. Arriviamo alle 9.45 in p.zza San Marco, al goliardico (la manifestazione era per la scuola) grido di “Palestina Libera, Palestina Rossa” con uno striscione che recitava appunto “Palestina Libera”, accompagnato da una falce e martello. Verso le 10 incomincia il corteo. Lo spezzone autorganizzato è seguito costantemente da buona parte della DIGOS fiorentina. Riusciamo a formare, per un pezzo del corteo, un cordone che tiene lontano i poliziotti in borghese ma la difficoltà è ampia. Arrivati in piazza Santa Croce le provocazioni della DIGOS continuano incessanti e un compagno del liceo Castelnuovo viene fermato e identificato. Per far fronte alla prepotenza della questura lo spezzone decide di non rimanere in piazza e si dirige verso la facoltà di lettere. L’attegiamento della DIGOS il 18 ha dimostrato come chi si fa portatore di critiche complete e dirette non possa che fare paura alle istituzioni e al potere e che la polizia adesso ha un solo intento: controllare e far arrestare il movimento. Ovviamente se in Via Zara pensano di poter intimidire gli studenti che lottano si sbagliano di grosso; se si aspettano remissività, dovranno rivedere i loro piani. Alla prepotenza e alle provocazioni risponderemo e reagiremo con la lotta concreta, perché chi è convinto delle proprie idee non può essere fermato da nessuno.
NESSUNA TREGUA*NESSUN COMPROMESSO…
…LA RICREAZIONE E’ APPENA INIZIATA!