Anche quest’anno, come gli scorsi, noi studenti fiorentini abbiamo voluto dare un segnale forte contro le riforme applicate alla scuola e contro la società nella quale esse si collocano, portando la nostra rabbia nelle strade e nelle scuole, che abbiamo occupato e autogestito dimostrando che vogliamo e siamo capaci di prendere in mano il nostro futuro. Abbiamo dimostrato che questa lotta e questa protesta per noi non sono un gioco e che siamo davvero pronti a rischiare per ciò che pensiamo; infatti Firenze è dominata da un clima di repressione che si abbatte su studenti e non solo. Dopo il corteo del 8 ottobre, che ha portato in piazza migliaia di studenti fiorentini e che ha bloccato la città per un’intera mattinata, il nuovo prefetto ha deciso di vietare il passaggio di manifestazioni da piazza San Marco, da sempre fulcro della lotta cittadina. E questo clima di repressione hanno continuato a portarlo avanti gli agenti della DIGOS che hanno fermato e identificato tantissimi studenti nell’ultimo mese e che hanno anche intimidito alcuni ragazzi minacciandoli di denuncia in caso di partecipazione a un corteo. Ma la repressione più grande si è abbattuta, anche quest’anno, sugli studenti del liceo Michelangiolo, il cui preside ha denunciato la scorsa settimana 22 ragazzi per “interruzione di pubblico servizio”, cosa in realtà mai accaduta perché nei due giorni di occupazione le lezioni si sono svolte normalmente.E’ importante ora dimostrare che noi non ci arrendiamo, che siamo uniti in questa lotta e che, anche se ne colpiscono uno solo, siamo tutti pronti a reagire con rabbia e continuità. Dimostriamo che la loro repressione non ci spaventa, che nessuno vede la protesta come un gioco o una “carnevalata di inizio ottobre”.
SOLIDARIETA’ AGLI STUDENTI DENUNCIATI:PRESIDIO VENERDì 5 NOVEMBRE SOTTO IL LICEO MICHELANGIOLO (via della colonna) ORE 15.
Collettivo Autonomo Da Vinci