ORGANIZZIAMO LA RABBIA!
Abbiamo gioito, lottato e occupato. Ci siamo mobilitati perchè non possiamo accettare il classismo della diversificazione netta fra licei e tecnici che creerà classi dirigenti e classi sfruttate sempre più marcatamente, la privatizzazione delle università (e delle scuole con il DDL Aprea) che renderà sempre più difficile l’accesso ai saperi, le leggi razziste, come quella del tetto del 30% agli alunni stranieri, che vogliono colpevolizzare, derubare, impoverire ed escludere lo studente immigrato. Perchè non riteniamo possibile che siano tolti tutti gli spazi di aggregazione nelle scuole e ignorati i bisogni come le Aule Autogestite, che esista un’arma come quella del voto in condotta che giudica le attitudini della persona e punisce arbitrariamente, che il controllo nelle scuole sia aumentato giorno dopo giorno con telecamere e macchinette in cui strisciare la tessera, al fine di rendere automi gli studenti con la scusa della “sicurezza”.
Le reazioni le abbiamo viste: presidi e questura si sono immediatamente mobilitati e riuniti al fine di accrescere i fascicoli che questi spioni hanno già da tempo creato sulle nostre teste, al fine di farci credere che tutto sta andando bene, al fine di reprimere queste lotte che sono ribellione, analisi e crescita. Si sono sprecate minacce di denunce, convocazioni da parte della DIGOS, invio di volanti davanti alle scuole occupate, in un clima di intimidazione che ci fa ricordare come ogni giorno le scelte sulla componente studentesca sono prese arbitrariamente da qualcun altro, che i rapporti negli istituti non sono paritari, che l’autoritarismo scolastico prepara lo studente a quando sarà reso precario, sfruttato e instabile da una città militarizzata e da un datore di lavoro. L’azione repressiva è andata in crescendo negli ultimi tempi, partendo dalle denunce e sospensioni agli studenti nell’Ottobre 2008, passando per i fermi senza nessun capo d’imputazione agli studenti diretti alla manifestazione contro il g8 di Luglio scorso (con relative perquisizioni in casa e deportazioni in questura per 12 ore) e le cariche agli studenti di Maggio, finendo con le irruzioni in 15 case di venerdì 6 e l’arresto immediato con isolamento a Sollicciano di Francesco.
E’ necessario essere coscienti che tutto ciò è frutto di un sistema globalmente in crisi, che vede togliere diritti non solo agli studenti ma a tutte le fasce sociali, portando i governi a chiudere le frontiere e fare guerre all’estero (non sono missioni di pace), i padroni a sfruttare, licenziare e cassintegrare, l’informazione a corrompersi per piegarsi alle volontà del potere. Per questo diamo la nostra solidarietà alle lotte e alle occupazioni di operai, ingegnanti e immigrati.
Non ci facciamo ingannare dai fascisti (come casaggì) che, con la benevolenza dei governanti, vogliono attribuire la colpa di tutto questo a barboni e immigrati, non ci facciamo strumentalizzare da sindacati di governo. Lottiamo contro chi sta sopra di noi e decide tutto questo!
SI AD UNA SCUOLA LIBERA, ANTIAUTORITARIA, PUBBLICA E DI MASSA!
NO AL CONTROLLO E ALLA MILITARIZZAZIONE!
NO ALLO SFRUTTAMENTO DEI LAVORATORI!
CORTEO MARTEDI’ 17 NOVEMBRE ORE 9 PIAZZA SAN MARCO
Assemblea delle Scuole in Lotta
(l’assemblea delle scuole si riunisce ogni Lunedì alle 15 alla facoltà di lettere in p.zza Brunelleschi)