Quattro anni fa gli studenti del da Vinci chiedevano alla scuola un’ Aula Autogestita, un’aula che fosse degli studenti, con lo scopo di creare aggregazione, organizzare ini-ziative, depositare materiale, portare avanti idee, autogestire uno spazio. Ricevettero una vaga risposta affermativa, ma dopo qualche mese cambiò giunta provinciale e il progetto fu accantonato. Fu formulata una nuova richiesta e la provincia promise l’invio di un tecnico a verificare l’agibilità di alcuni luoghi della scuola dove sarebbe dovuta sorgere l’Aula. Quel tecnico è arrivato solo all’inizio del 2009 (ovvero dopo TRE anni) e ha dato l’ok per l’inizio dei lavori,
Non abbiamo ancora visto nulla
A
questo punto ci chiediamo quali siano gli interessi degli uffici
provinciali. Abbiamo assistito, in quattro anni di rinvii e
aggiramenti burocratici, ad un comportamento che si è diretto in un
solo senso, negare anche quel minimo di Autogestione che può esserci
in una scuola.
In
una scuola dove è sempre più difficile creare momenti di
collettività e usare gli spazi dell’istituto al di fuori della
lezione, si vanno a togliere anche i diritti conquistati nel tempo
(il divieto posto ai collettivi di ritrovarsi nell’Aula Autogestita
del liceo Miche, poi manganellati per strada, il divieto ai minorenni
di andare in cortile al liceo Galileo, il ridicolo contentino dell’
”armadio autogestito” a scuola nostra).
Riteniamo
necessario portare avanti una battaglia che consenta agli studenti
del da Vinci di avere un’Aula Autogestita, completamente gestita e
regolata da questi, dove poter creare momenti e spazi che non
dipendano dalle decisioni della dirigenza e dai regolamenti ma dalle
nostre esigenze.